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Podcast – L’università italiana – parte 4

Il fascismo è stato fonte di grandi cambiamenti nella storia italiana: cosa è cambiato dal punto di vista scolastico?

Ascoltando questo podcast rimarrai stupefatto! Fidati di me e comincia l’ascolto!

Fascism was the source of great changes in Italian history: what changed from a scholastic point of view?

Listening to this podcast you will be amazed! Trust me and start listening!

Listening n° 137

Buon ascolto!

 


L’INFLUENZA DEL FASCISMO NELL’UNIVERSITÀ ITALIANA

La ventata di socialismo che soffiò nei primi anni del 1900 portò alla nascita di molte università popolari: il principio di base di queste università era permettere a tutti i ceti sociali – in particolar modo quelli più emarginati – un accesso alla cultura.

Le università popolari ebbero però vita breve, in quanto, con l’avvento del fascismo, vennero tutte chiuse: con la riforma Gentile del 1923, i poli universitari vennero ridotti e divisi in due categorie, in base alla percentuale di finanziamento statale.

Il 1931 fu un’altra data storica per le università italiane, perché venne imposto il giuramento di fedeltà al regime fascista, che recitava:

Giuro di essere fedele al Re, ai suoi Reali successori e al Regime Fascista, di osservare lealmente lo Statuto e le altre leggi dello Stato, di esercitare l’ufficio di insegnante e adempire tutti i doveri accademici col proposito di formare cittadini operosi, probi e devoti alla Patria e al Regime Fascista. Giuro che non appartengo né apparterrò ad associazioni o partiti, la cui attività non si concilii coi doveri del mio ufficio.

Su più di 1200 docenti universitari, solo una dozzina rifiutò di giurare fedeltà al fascismo, perdendo automaticamente la cattedra d’insegnamento.

Il numero di contrari al giuramento può apparire irrisorio, ma in realtà nasconde una situazione molto più delicata e complessa di quanto sembri. Gli accademici di sinistra, ispirati da Palmiro Togliatti, segretario del Partito Comunista Italiano, giurarono fedeltà per continuare l’insegnamento e svolgere dall’interno un’azione anti fascista; altrettanto fecero gli insegnanti cattolici, su suggerimento di papa Pio XI. Altri docenti, come Luigi Einaudi, scelsero di assecondare il giuramento, per evitare che la loro cattedra finisse in mano a esponenti fedelissimi al fascismo.

Persino l’illustre Albert Einstein scrisse una lettera a un rappresentante del governo, per preservare la libertà di pensiero e di insegnamento dei colleghi italiani; ma le ideologie fasciste continuarono imperterrite: a causa delle leggi razziali del 1938, numerosi accademici e studenti furono espulsi dalle università in quanto ebrei.


Domande:

1) Quando nacquero le università popolari?

2) Perché il 1931 è considerato una data storica per l’Italia?

3) Perché la maggior parte degli insegnanti accettarono il giuramento di fedeltà?

 

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