Spesso, il desiderio di guadagnare ad ogni costo acceca il nostro buon senso. È quello che è successo nel 1963, nella valle del Vajont, dove una terribile tragedia poteva essere evitata fin dal principio. Ascolta il podcast per saperne di più.
Often, the desire to earn money at all costs blinds our common sense. That’s what happened in 1963 in the valley of Vajont, where a terrible tragedy could be avoided from the beginning. Listen to the podcast to know more.
Listening n° 55
Buon ascolto!
LA DIGA DEL VAJONT E IL DISASTRO ANNUNCIATO
È il 9 ottobre del 1963. Al confine tra le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, gli abitanti delle città Longarone, Erto e Casso, stanno passando una serata in compagnia guardando la Coppa dei Campioni in televisione.
Nel giro di pochi minuti, la tranquilla serata si trasforma in tragedia.
Vicino a queste città, infatti, una parte del Monte Toc frana: 800 000 m³ cadono nella diga della valle del Vajont, causando un’onda grande 10 metri.
Acqua, fango e detriti si abbattono sulle abitazioni e sulla popolazione: cose e persone vengono trascinate per decine e decine di metri.
Le vittime sono quasi 2000, di cui ben 487 bambini, ma solo 1500 cadaveri vengono recuperati.
Del disastro del Vajont viene incolpata la SADE, una delle più importanti compagnie elettriche: la compagnia sapeva che il terreno della zona era franoso, ma aveva deciso comunque di costruire la diga.
Il processo che segue svela le omissioni e la complicità tra la SADE, i periti e i funzionari pubblici.
Al disastro del Vajont sono dedicati due film del 1997 e del 2001.
Domande:
1) Cosa succede il 9 ottobre 1963?
2) Cosa causa l’onda di 10 metri?
3) Quante sono le vittime?
4) Chi è il responsabile di questa tragedia?