Approfondiamo il soggetto “Checco Zalone” che abbiamo introdotto la scorsa volta, esplorando alcuni dei suoi più celebri lavori.
Cominciamo da quello che lo ha reso conosciuto in tutta Italia, più di quindici anni fa: una canzone leggera e ironica, dedicata alla Nazionale di calcio italiana.
Let’s deepen the subject “Checco Zalone” that we introduced last time, exploring some of his most famous works.
Let’s start with what made him known throughout Italy, more than fifteen years ago: a light and ironic song, dedicated to the Italian national football team.
Listening n° 141
Buon ascolto!
SIAMO UNA SQUADRA FORTISSIMI
È l’anno 2006 e tutta Italia sta fremendo nel guardare il Campionato Mondiale di Calcio, tifando per la propria beniamina, la Nazionale azzurra.
È in questo clima, fatto di attesa, gioie, agitazione e nervosismo, che Checco Zalone decide di scrivere, quasi per scherzo, una canzone dedicata alla Nazionale di calcio italiana, contraddistinguendola con il suo solito tratto leggero ma ironico.
Inizialmente, Siamo una squadra fortissimi è usata come sigla di una trasmissione dell’emittente radiofonica RadioDeejay, ma il successo popolare, alimentato dalla diffusione sul web, ha reso questa canzone l’inno ironico e non ufficiale della Nazionale di calcio italiana.
Come se non bastasse, con la vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006, Siamo una squadra fortissimi diventa un vero e proprio tormentone, arrivando a conquistare il Disco di platino e rimanendo al primo posto nella classifica italiana per cinque settimane.
Il testo della canzone è volutamente pieno di errori grammaticali, come si può già notare dal titolo, e di alcune parole dialettali, ma non trascura il grande scandalo del 2006 legato sempre al mondo del calcio.
Spiegato come sempre in chiave ironica, Checco Zalone racconta nella sua canzone di Calciopoli, lo scandalo che ha interessato diversi dirigenti e club calcistici italiani a proposito di partite truccate per facilitare un giro di scommesse, tutte legate alla stagione calcistica 2004-2005.
Uno dei dirigenti sportivi indagati, Luciano Moggi, citato nella canzone Siamo una squadra fortissimi, è stato uno dei diretti promotori di Calciopoli e per questo motivo è stato squalificato e poi radiato dalla Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC).
Nella sua canzone, Checco Zalone introduce ironicamente il personaggio di Moggi per indicare che, in ogni caso, le conquiste della Nazionale sono da reputare solamente alla bravura dei giocatori e non agli espedienti meschini degli indagati di Calciopoli.
quando giocavi invece di andare a scuola,
quanti sgridi ti prendevi da papà,
perché sognavi un giorno che avresti stato
nell’Italia convocato, adesso
tutti sono con te
ma ci devi dimostrare che…
fatta di gente fantastici
e nun potimm’ perd’
e fa figur’ e mmerd’.
Perché noi siamo bravissimi
e super quotatissimi
e se finiamo nel balatro
la colpa è solo dell’albitro.
a noi contraria.
Ecco che noi cerchiamo
di difenderci da queste inequità
così palese.
Grande Luciano Moggi,
dacci tanti orologgi agli albitri internazionali
si no co’ ‘O cazz’ che vinciamo i mondiali.
fatta di gente drittissimi
e nun vulimm’ perde e fa figur’e mmerd’.
Perché noi siamo bravissimi
e super quotatissimi
e se qualcuno ci ostacola
ce lo diciamo alla Cupola.
Domande:
1) Che scandalo scoppia nel 2006?
2) Chi è Luciano Moggi?
3) Riesci a distinguere gli errori grammaticali della canzone? Leggila nel sito di Arkos Academy e prova a correggere gli errori nei commenti!