Siamo arrivati a metà di questa serie di podcast dedicati alla FIAT, una delle case automobilistiche italiane più conosciute al mondo.
Analizziamo nel podcast di oggi la situazione dell’azienda negli anni successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale: ascolta bene l’audio e prova a rispondere alle domande!
We arrived in the middle of this series of podcasts dedicated to FIAT, one of the best known Italian car manufacturers in the world.
Let’s analyze in today’s podcast the situation of the company in the years following the end of the Second World War: listen carefully to the audio and try to answer the questions!
Listening n° 149
Buon ascolto!
LA SITUAZIONE POST-BELLICA DELLA FIAT
Data l’età e le accuse a lui rivolte di compromissione con il regime fascista, Giovanni Agnelli aveva già lasciato le redini della casa automobilistica torinese a Vittorio Valletta, nel frattempo che il nipote Gianni, da lui nominato suo successore, arrivasse a una maturità imprenditoriale.
Il 1945 segnò non solo la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma anche la scomparsa di Giovanni Agnelli, morto il 16 dicembre a Torino.
Nonostante la dipartita del suo storico presidente, la FIAT e, più in generale, l’industria automobilistica, diventarono nel dopoguerra uno dei motori indispensabili per far ripartire l’Italia intera: infatti, se nel 1949 c’era un’automobile ogni 96 abitanti, si arrivò a una macchina ogni 11 persone nel 1963.
Gli anni successivi mostrarono un raddoppio sia a livello di stabilimenti produttivi, sia per l’apertura di nuove fabbriche all’estero, come Sudafrica, Cina, Russia, Jugoslavia, Messico e tanti altri.
Nonostante gli anni Settanta furono complicati, soprattutto per scioperi e occupazioni delle fabbriche da parte dei lavoratori, fecero da sfondo alla creazione della prima holding italiana, che includeva alcune divisioni del Gruppo FIAT, la marca IVECO, Lancia e Autobianchi, a cui si aggiunsero Ferrari e Abarth.
Continuando a investire nell’innovazione, FIAT festeggiò il centenario della sua fondazione nel 1999, con un totale di quasi 900 società in circa 60 paesi del mondo.
Purtroppo, gli anni 2000 portarono anche a questa azienda italiana gli effetti della crisi economica mondiale: per affrontare le difficoltà, FIAT cercò di instaurare nuove alleanze strategiche, oltre che produrre nuovi modelli. Con la morte dell’Avvocato Gianni Agnelli e il passaggio della Presidenza al fratello Umberto, si decise di vendere alcuni settori non più determinanti, come quello dell’aviazione.
Dopo l’alleanza strategica con l’americana Chrysler Group, nacque nel 2014 la Fiat Chrysler Automobiles che, nel 2021, si fonde con il gruppo francese PSA, dando vita all’impresa internazionale Stellantis, che controlla 14 marchi automobilistici.
Domande:
1) Com’era la situazione della FIAT nel dopoguerra?
2) Quali sono i numeri della FIAT nell’anno del suo centenario?
3) Cosa successe alla FIAT a partire dagli anni 2000?