Può un paesino di neanche duemila abitanti entrare nella lista dei borghi più belli d’Italia?

Certo che sì! E questo è il caso di Vogogna, un borgo piemontese che si trova nella provincia del Verbano Cusio Ossola.

Prima dell’arrivo dei Romani, questa zona era abitata dai Galli Agoni: la valle venne perciò chiamata in latino Vallis Agonum, da cui successivamente derivò il nome Vogogna, toponimo che apparì per la prima volta in un documento ufficiale nel 970.

Passata sotto il controllo dell’arcivescovo di Milano, nel 1348 Vogogna fu dotata di un castello, su volere della famiglia dei Visconti che ordinò inoltre la ristrutturazione delle mura e della rocca.

Nei secoli successivi, Vogogna sperimentò il dominio e il controllo di diverse parti: gli Sforza, gli spagnoli, gli austriaci, i Savoia, i francesi. Tutte queste dominazioni portano Vogogna alla decadenza, fino a togliere la giurisdizione dell’Ossola inferiore e decretandola nel 1819 come un semplice comune.

Nonostante la parabola discendente di Vogogna, al giorno d’oggi questo piccolo borgo non manca di stupire il visitatore, trasportandolo in una dimensione passata.

Il Castello colpisce indubbiamente con la sua imponenza: voluto da Giovanni Visconti, fu progettato per difendere sia il piccolo borgo di Vogogna, sia l’intera vallata. Alla fine del XVIII secolo, divenne proprietà del Comune, che lo adibì a prigione.

Nel cuore del borgo si trova il Palazzo Pretorio, un palazzo gotico costruito nel 1348 e sede del governo dell’Ossola inferiore fino al 1819. All’interno del Palazzo Pretorio, possiamo trovare l’originale di un mascherone celtico, che originariamente era inglobato in una fontana, nel cortile della Chiesa di san Pietro.